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논문 기본 정보

자료유형
학술저널
저자정보
저널정보
한국이탈리아어문학회 이탈리아어문학 이탈리아어문학 제40호
발행연도
2013.1
수록면
241 - 278 (38page)

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L’argomento di questa ricerca su L'interdisciplinarità tra generi artistici e la cultura visiva nel Rinascimento è stato scelto per analizzare una questione essenziale della storia dell'arte: i modelli narrativi dell’arte visiva in relazione a quelli testuali. Il Rinascimento è stato un periodo significativo nella storia culturale dell’Occidente perché fornisce la teoria dell'arte visiva, consociuta come il canone accademico. Nel primo periodo del Quattrocento l’idea sulla descrizione della storia di Lorenzo Valla influenzava quella artistica di Alberti. Questo discorso si trova nel libro De pictura, un trattato sulla pittura scritto da Leon Battista Alberti, dapprima in volgare, nel 1435 dedicandola a Filippo Brunelleschi. La nuova esigenza culturale del teorico è trovare un metodo efficiente del modello narattivo della pittura, in cui si trova una nuova via artistica. Anche Pomponio Gaurico, l’umanista chi si dedicò anche alla scultura (bronzistica), cercava una definizione sul modello efficiente della scultura rimettendo la questione albertiana sull’arte: la scultura deve esprimere l’ambiguità nel suo aspetto per la finalità narrativa. Nel caso di Leonardo da Vinci, questa idea portava ad una nuova questione del valore tra l’arte visiva e quella della poesia. Il genio del Rinascimento offre la superiorità della pittura osservando il mondo come filosofo. La ragione in cui metteva la superiorità della pittura sul valore letterario è la percezione umana come il metodo della conoscenza del mondo, così si mette una questione da risolvere: il rapporto tra l’oggetto artistico e il fondo. Questi due elementi fondano l’espressione narrativa della pittura definita attraverso il termine critico: la grazia. In fine Giorgio Vasari confermava teoricamente diversi approcci precedente di questa tema tramite il suo famoso libro Le vite. In questa ricerca ho cercato di confrontare questa tema con le opere d’arte, analizzando il modello narattivo dell’arte visiva per chiarire il punto di vista teorico nei trattati artistici contemporanei del Rinascimento. Donatello, Beato Angelico, Leonardo da Vinci, Michelangelo e di Raffaello erano sostenitori e promotori di questo sviluppo teorico. Penso che quest’analisi può offire le chiave della lettura delle arti visive, ma anche si può collegare il contesto storico sociale del Rinascimento con altri generi artistici. Il contesto sociale della convenzione artistica può essere differente da quello culturale, ma nel caso del Rinascimento il constesto della convenzione artistica dimostra un valore sociale attraverso la motivazione della scelta da parte degli artisti per la finalità dell’arte: la comunicazione sociale. In questo senso, l’idea del modello narratvio sia artistica che letteraria dimostra l’episteme che guidava le dottrine e tecniche dei artisti ricollegando il suo contesto culturale.

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